Una descrizione approfondita: tanti numeri, i fenomeni più importanti rappresentati dai numeri, due annate a confronto, l’attuale allo stato previsionale (2017/18 vs 2018/19), talvolta più fonti sullo stesso dato. Le conclusioni e le decisioni rimangono a chi legge. La soia nel mondo: leggere differenze fra la fonte Usda e quella IGC in termini di valori assoluti, allineamento in alcune tendenze:
• produzione 18/19 in aumento a circa 370 milioni di tonnellate, + 9,5%
• importazioni: stesso andamento (circa 150 milioni di tonnellate), ma su tassi di variazione inferiori (da 1 a 2% secondo la fonte)
• esportazioni: si evidenziano leggere differenze di lettura dello scenario. Per l’Usda, parte in causa viste le sanzioni, le esportazioni salgono a 157milioni di tonnellate, +2% mentre per l’IGC rimangono stabili a 150 milioni
• crushing: l’unica fonte, l’Usda, le accredita di un notevole incremento, +9% che porta il tonnellaggio a 308milioni
• scorte finali: ancora il solo Usda le innalza a fine campagna, a 108milioni di tonnellate, con un tasso di aumento del 14%.
I paesi della soia: se fosse una domanda, indicare ove si produce soia nel mondo, ci sarebbe da sentirsi offesi per la sua facilità. Più interessante è notare i movimenti previsti negli equilibri fra i vari paesi, pur ricordando che si tratta di una coltura annuale, quindi soggetta alle decisioni dei produttori. Alla fonte Usda in questo caso affianchiamo la fonte Coceral, introducendo in questo modo l’Unione europea che successivamente approfondiremo.
• Usa e Brasile con-tiunuano a contendersi il ruolo di maggior produttore mondiale, attorno a quote del 35%, pari a 120 milioni di tonnellate
La campagna 18/19 sarebbe caratterizzata da:
• significativo aumento, (+7%), della produzione Usa che però non basta a mantenerne la quota nel mondo, in calo al 34,6%
• sostanziale stabilità della produzione brasiliana, con l’effetto di una riduzione importante della quota mondiale
• esplosione della produzione argentina con un aumento di oltre 19milioni di tonnellate, +50% e relativo innalzamento della quota mondiale al 15,4% contro il precedente 11,2%
• insignificanza della produzione comunitaria rispetto al mondo ed alle stesse necessità comunitarie essendo ferma a meno di 3milioni di tonnellate, con piccole differenze di massa fra le fonti che però coincidono nelle percentuali.
Le esportazioni
L’intervento delle sanzioni nel rapporto Usa – Cina ha effetto sulle esportazioni e sulle scorte. La fonte Usda,
pur essendo direttamente interessata, o forse proprio per questo, è la più accreditata e dai suoi dati emergono:
• un lieve aumento delle esportazioni, 2,5milioni di tonnellate (+1,7%), che ne innalza il volume complessivo
a 156 milioni
• la conferma del Brasile quale maggior esportatore con 75 milioni di tonnellate che però fanno segnare una riduzione sulla campagna 17/18 ed una riduzione anche della quota sul mondo, in discesa al 48%.
• la perdita di quasi 2 punti per le esportazioni Usa, in calo al 36% corrispondente a 56 milioni di tonnellate, quasi 2milioni in meno
• lo straordinario aumento delle movimentazioni dall’Argentina, quasi quadruplicate ad 8milioni di tonnellate, crescita tale da portare la sua quota da un poco.
“Il Giallone”