La Francia rivede al rialzo le stime sull’export di grano tenero 2019-2020

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La Francia rivede al rialzo le stime sull’export di grano tenero 2019-2020

Previste spedizioni per 12 milioni di tonnellate dopo una campagna record. Scorte in calo a 2,5 milioni di tonnellate, ma il primato delle forniture all’Italia è passato nell’ultimo biennio all’Ungheria

Si prefigura uno scenario di forte espansione quest’anno per l’export di frumento tenero francese. Lo rende noto FranceAgriMer, think thank specializzato nelle analisi sui mercati agroalimentari, delineando un contesto decisamente più favorevole per i grani d’Oltralpe, soprattutto nel rapporto competitivo con i frumenti del Mar Nero.

Le nuove stime, migliorative rispetto ai prospetti previsionali di ottobre, fissano a 12 milioni di tonnellate le esportazioni transalpine per la campagna 2019-20, senza considerare le movimentazioni intra comunitarie, un volume in crescita del 24% rispetto alla scorsa stagione. La valutazione appare peraltro più restrittiva rispetto alle indicazioni formulate da altri autorevoli previsori che attestano i potenziali del Paese, primo produttore ed esportatore Ue di frumento tenero, a ridosso dei 13 milioni di tonnellate.

L’inusuale svantaggio competitivo a danno dei fornitori russi, determinato quest’anno da un rapporto di cambio sui marcati valutari meno favorevole al rublo e da un aumento dei costi soprattutto per i servizi logistici e portuali, sta già dirottando gli ordinativi egiziani verso i grani francesi (Il Cairo è il primo importatore mondiale di frumento con volumi annuali di oltre 12 milioni di tonnellate), ma gli esportatori d’Oltralpe stanno anche beneficiando di un’inattesa espansione della domanda cinese.

È prevedibile – aggiungono gli esperti di FranceAgriMer – una maggiore pressione delle richieste algerine, con il paese nordafricano che acquista annualmente dall’estero tra i 7 e gli 8 milioni di tonnellate di frumento.

Oltre a un export decisamente più robusto rispetto alle valutazioni iniziali, gli analisti francesi mettono in prospettiva una riduzione degli stock di fine campagna, inizialmente indicati sui 2,9 milioni di tonnellate ma ribassati, nelle stime di novembre, a 2,5 milioni.
Da rilevare che il raccolto di quest’anno nelle campagne francesi, sempre per quanto attiene al frumento tenero, è il secondo più elevato di sempre, in previsione di una produzione di 39,5 milioni di tonnellate, in crescita di circa il 16% rispetto alla scorsa annata.

Considerando anche i rapporti commerciali con i partner Ue, la Francia esprime, sulla base delle evidenze statistiche degli ultimi anni, un potenziale in termini di esportazioni di oltre 17 milioni di tonnellate, volume che quest’anno potrebbe spingersi anche oltre la soglia dei 20 milioni.

Con un export di 800-900mila tonnellate annue, la Francia è stata a lungo il maggiore fornitore in Italia di frumento tenero, primato che nell’ultimo biennio è passato però all’Ungheria. In questi ultimi anni l’Italia, per effetto dei disinvestimenti, ha fortemente ridotto il suo grado di autoapprovvigionamento, con i grani di importazione (oltre 5 milioni di tonnellate annue) che rappresentano ormai circa due terzi del fabbisogno nazionale di frumento tenero, contro il 60% di cinque anni fa.

(fonte AGRISOLE 24 ORE )

 

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